venerdì 27 aprile 2007

Il nostro PANperFOCACCIA




Posso affermare con sicurezza che la PIZZA è decisamente il mio piatto preferito!

Il mio palato è troppo grezzo, troppo poco raffinato per gustare e apprezzare particolarità culinarie che si allontano troppo dal casereccio!!!

Lo so, non è proprio un vanto e infondo vorrei capire e apprezzare anch'io preparazioni dai titoli lunghi e complessi, che inesorabilmente contrastano con le dimensioni esigue delle porzioni e dall'immancabile conto alle stelle (io vorrei capire, apprezzare e alzarmi dal tavolo con l'area beota e contenta, ma SO che oggi non ci riuscirei, penserei che hanno servito le perle ai porci, che non capiscono di perle e pensano al conto!Io sono il porco e pazienza, l'importante è saperlo!).

Per questo difficilmente andrò a mangiare nel ristorante del famoso chef PINCO PALLO 10 stelle Michelin, io sono troppo 'gnurante per apprezzarlo e soprattutto fin'ora ho sempre dovuto buttare l'occhio al conto, purtroppo ancor' oggi per me - considerando la mia storia personale - spendere troppi soldi in cibo è ancora un tabù!

Così dopo ANNI di tentativi e prove ho finalmente formulato l'impasto e la tecnica per preparare una NON PIZZA, una NON FOCACCIA, un NON PANE che soddisfacesse il mio palato tutte le volte che il desiderio di mangiare il mio piatto preferito non significasse necessariamente : "Stasera andiamo in pizzeria"!

Morbido come una focaccia, filante come la pizza, fragrante come un pane, da poco più di un anno in casa mia ci pappiamo io e mio marito (che ha promosso in pieno questo piatto) oltre che pizze e focacce anche il PANFACACCIA (lo chiamiamo così, per distinguerlo da i due impasti precedenti!), anzi ormai lo preferiamo quasi sempre alla pizza e focaccia casalinga!




PANFOCACCIA di casa nostra

Di solito uso nell'impasto farina di grano tenero "0" e manitoba, ma ultimamente sto sperimentando con ottimi risultati impasti con farina di farro e integrale come nel caso di ieri!

100 gr di Farina di Farro (sostituibili con quella "0")
100 gr di Farina Integrale (sostituibili con quella "0")
100 gr di Farina Manitoba
100 gr di Farina di grano "0
5-6 gr di lievito fresco
2 cucchiaini rasi di sale
olio
1 cucchiaino di malto (sostituibile con uno di miele o zucchero)
Acqua temperatura ambiente q.b.

Io utilizzo sempre poco lievito negli impasti, per dare maggiore sprint a un'esigua quantità di lievito basta scioglierlo con due cucchiai d'acqua, unire un cucchiaino di malto (o miele o zucchero), unire un cucchiaio scarso di farina in modo da formare un impasto liscio e fluido (una pastella sostenuta direi), mettere il tutto in una ciotolina (io ne uso una mini), chiuderla ermeticamente e far lievitare per una mezz'oretta!La consistenza finale sarà un po' spugnosa!

Passata la mezz'ora, versare in una ciotola le farine, l'olio (io vado ad occhio, 4-5 cucchiai direi), il sale in un angolino (il sale e il lievito sono nemici, meno sono a contatto meglio è), unire il lievito e acqua a temperatura ambiente tanta da ottenere un impasto morbido MORBIDO e non colloso!

Io mi accorgo che la quantità di acqua è quella giusta lavorando leggermente l'impasto e poi ne trascino un lato con il palmo della mano, se la massa si strappa o pone resistenza aggiungo ancora un PO' d'acqua!

Lavoro l'impasto, circa una mezz'ora, sbatacchiandolo un paio di volte sul tavolo....ah cosa scontata: l'impasto non lo lavoro nella ciotola, ma sul tavolo, così lo si può strapazzare meglio...

Una volta pronto stendo SUBITO l'impasto senza farlo lievitare ad uno spessore di circa 5/6 mm, lo metto direttamente in teglia e condisco il panfocaccia con salsa o pelato, mozzarella a pezzettoni, origano, un giro d'olio e tutto quello che mi pare, io ieri ne ho fatta una semplice pomodorini e mozzarella e una speck e zucchine, la settimana scorsa con rucola e ricotta dura (buonissima). Lascio lievitare in un luogo lontano da correnti d'aria (nel forno spento di solito), per 5 ore circa, io preparo l'impasto condendo il panfocaccia dopo pranzo per infornarlo la sera, cosa comodissima, così quando torno da lavoro basta solo preriscaldare il forno al massimo e infornare, tempo 15 d'ora e il panfocaccia è pronto, morbido, filante, gustosissimo!!!!!

lunedì 23 aprile 2007

Tanti auguri a te, tanti auguri a teeeeeeee....

...TANTI AUGURI MIA CARA CUOCHETTAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!(Qui c'è la mia stonatura)

TANTI AUGURI A TEEEEEEEEEEEE!!!!
Evviva!!!!Applausi!!!!!Spegni le candeline e esprimi un desiderio!!!!


Cara Annamaria ti risparmio il coro dei :"Discorso!Discorso!Discorso!"

Oggi 24 aprile 2007 la mia carissima amica Annamaria/Annina alias Cuochetta compie la veneranda e bellissima età di 33 anniiiiiiii!!!
Già sposata e mamma della bellissima 16mesenne Chiara è tanto sprint e piena di energia che potrebbe saltare la staccionnata (l'olio cuore vi dice niente???) ad occhi chiusi!!!!!

33 ANNI E NON SENTIRLIIIIIIIII!!!!

Bene, adesso basta dirci l'indirizzo (io lo so, ma mi preoccupo per gli altri) e a che ora!!!! Mi prenoto per la fetta di torta :)!!!!! ANNINA TANTI AUGURI DI CUORE!!!!!!

Un cheesecake davvero molto SORPRENDENTE.....


Ieri direi che è stata una domenica davvero perfetta, dal programma piacevolmente serrato!

Sveglia presto, qualche domenica se po' fa!

Avevamo ospiti a pranzo e visto che in settimana la casa viene inesorabilmente trascurata, ieri era necessariamente mattinata da pulizie, ma basta mettere un buon CD per sottofondo, spalancare le finestre e canticchiare per ripulire tutto, senza che la cosa pesi!!!
A pranzo avevo i miei suoceri e due dei miei cognati, 6 il numero giusto!

Giusto per preparare un pranzo senza affaticarsi troppo, giusto per pranzare in giardino non stretti come sardine, giusto perché il dolce non finisca troppo presto...

A mia suocera piace tantissimo cucinare e nonostante non abbia mezzi oltre il passaparola e la TV per argomentarsi e scambiare ricette (niente internet, niente mensili o libri di cucina) è sempre molto curiosa e sperimenta tantissimo, io l'ammiro molto perché è una signora con i suoi begli anni, che ha avuto una vita PESANTISSIMA e per niente FACILE, che non si ferma mai (i miei suoceri non sono automuniti e vivono un po' fuori mano, ma lei è ingrado con un incrocio di pullman e treni di coprire l'intera provincia), ieri quando ha visto questo dolce mi ha fatto un sacco di complimenti e s'è messa a battere le mani con l'entusiasmo pulito d'un bambino!

Questo cheesecake è davvero per le grandi occasioni, perché non solo è buono, ma è davvero spettacolare...l'ideatrice è Rossana, una non-umana come l'hanno definita i Gennarini, vive in America e per nostra fortuna posta su Gennarino!

La particolarità di questo dolce sta nel suo insospettabile interno!

Da fuori sembra un semplice cheesecake, base di biscotto (più o meno), abbondate crema al formaggio, ma quando si taglia la prima fetta...



Una golosa colata di sciroppo con frutti di bosco esce dal suo interno!!!!

Generalmente a questo punto le papille gustative incominciano a produrre saliva oltre misura, anche ieri che eravamo tutti pieni come porcellini!

La preparazione è abbastanza facile, forse un po' laboriosa e non è certo un dolce per "l'ultimo momento".

L'originale preparato e descritto con tanto di foto passo-passo PERFETTAMENTE da Rossana lo potete trovare qui, io ho ridotto le dosi della creama di ricotta, infatti a Rossana ne era avanzata parecchio e suggeriva di ridurne il quantitativo, ho modificato appena la base e usato anche le fragole per l'interno!

Le dosi che riporto sono quelle modificate!

CHEESECAKE SURPRISE




Per la pallette ai frutti di bosco e fragole:

100 gr di frutti di bosco
150 gr di fragole tagliate a pezzi
250 gr di zucchero

Il giorno prima preparare uno sciroppo portando a bollore in una pentola dal fondo spesso la frutta con lo zucchero (che deve sciogliersi completamente)!Rossana consiglia di "pulire" man mano che lo sciroppo cuoce, la parte interna della pentola con un pennello da cucina intinto d'acqua per evitare che gli schizzi dello sciroppo possano bruciare!
Una volta cotto e fatto intiepidire, mettere lo sciroppo con la frutta (ormai ridotta) in un recipiente rivestito di stagnola (questo è importante) che sia della FORMA (non della misura)dello stampo finale del cheesecake (che comunque DEVE essere apribile), quindi se il vostro stampo è tonto, il recipiente deve essere tondo!

Non solo la FORMA che la pallette assumerà dopo essere stata congelata deve essere uguale allo stampo, ma deve essere di DIAMETRO inferiore, e dovrà risultare più BASSA rispetto all'altezza che raggiungerà il ripieno!

Insomma la cosa è come al solito è più facile a farsi che a dirsi, io per esempio ho usato un piccolo contenitore di plastica che di solito si usa per conservare i cibi in frigo o per congelarli!

Messo lo sciroppo nello stampo/scodellina rivestito, bisogna farlo riposare almeno una notte nel CONGELATORE!!

per la base

80 gr di mandorle tritate
30 gr di amaretti
60 gr di farina 00
60 gr di farina di riso
80 gr di burro
50 gr di zucchero
1 pizzico di sale
1 albume

Sciogliere il burro, mescolare le farine, lo zucchero, le mandorle e gli amaretti sbriciolati e il sale, unirci il burro fuso e amalgamare velocemente.
Rivestire la base dello stampo APRIBILE con della carta forno e "spalmarvi" aiutandosi con un cucchiaio l'impasto per la base, dovrà risultare uniforme e coprire senza lasciare spazi l'intera base dello stampo!
Mettere in freezer per 10 minuti, successivamente cuocerla nel forno preriscaldato a 160° per 10 minuti, farla raffreddare e spalmarci l'albume sbattuto in modo omogeneo e rimetterla in forno per altri 5 minuti.

L'albume serve per "impermeabilizzare" la base, altrimenti potrebbe "bersi" lo sciroppo eliminando l'effetto sorpresa, che sta proprio nella colata dello stesso!

per la crema alla ricotta (questa l'ho un stravolta)

600 gr di ricotta
3 tuorli
165 gr di zucchero
250 gr di panna
12 gr di fogli di colla di pesce
2 arance

Montare con le fruste lo zucchero con i tuorli, aggiungervi la ricotta e lavorarla fino ad ottenere un composto SENZA GRUMI ( la mia ricotta era poco umida e ho aggiunto mezzo bicchiere di latte), unirci la panna montata (io l'ho montata perché gli albumi che avrei dovuto montare a neve se ne sono andati in gloria...così per dar volume ho usato la panna montata, nella ricetta ufficiale ce n'è di meno e non è montata).

Ammollare i fogli di colla di pesce nel succo dell'arance, strizzarli e scioglierli a fuoco lento con il succo in cui sono stati ammollati.

Adesso avremo la crema di ricotta a cui dovremo incorporare la gelatina sciolta nell'arancia!

I due composti avranno due temperature diverse (la crema fredda e la gelatina sciolta calda, non deve essere fatta raffreddare troppo altrimenti si rapprenderà e sarà inutilizzabile), se la gelatina viene versata direttamente nella ricotta, lo sbalzo termico potrebbe farla rapprendere troppo velocemente lasciando fastidiosi grumi!

Il consiglio (inutile dire che tutto queste accortezze non sono scienza mia, ma dei commenti e consigli dei Gennarini) è quello di allungare la gelatina con qualche cucchiaia di composto alla ricotta e versarla poi nella crema, avendo cura di amalgamare bene!

composizione del dolce

Prendere la base, al centro mettere con un gesto veloce la pallette congelata (avendo rivestito lo coppetta basterà capovolgerla velocemente al centro della base e staccare lentamente la carta stagnola), versarvi sopra la crema di ricotta che ricoprirà la pallette congelata non lasciandone traccia!

Mettere il dolce in freezer per almeno 2 ore e lasciarlo per altrettanto tempo in frigo prima di servirla!!

Io lo decoro quando la crema s'è congelata e poi lo rimetto in freezer, la sposto giusto in tempo per farla riassestare in frigo!

giovedì 19 aprile 2007

Tutta colpa del Tulipano....

...o meglio della cara Tulip e della sua new entry casalinga degnamente declamata in questo suo post: la yogurtiera!

Io layogurtiera non ce l'ho, ma Arianna per prima e poi chi l'ha seguita come K dopo, m'hanno fatto venire un desiderio irresistibile di fresco e cremoso yogurt, proprio grazie ai consigli che Tulip mi ha segnato nei commenti del suo post e grazie anche al commento di Daniela (sempre nel post di Arianna), sono riuscita a preparami a casa il mio bel litrozzo di Yogurt, è stato facilissimo, altamente soddisfacente e di buona resa, quindi il mio esperimento può dirsi perfettamente riuscito!!!

Le dosi le ho scopiazzate da Tulip:

1 vasetto di Yogurt al naturale (io ho usato uno bio, visto che me lo faccio in casa uso il TOP)

1 litro di latte fresco

Ho riscaldato leggermente il latte e l'ho messo in un recipiente di vetro, ho preso qualche cucchiaiata di latte e ho diluito lo yogurt, che ho riversato nel latte (ho diluito lo yogurt per evitare grumi).

Qui è partito il mio primo esperimento personale e non proprio riuscito: ho coperto il recipiente ancora caldo con della pellicola, ho avvolto il tutto in un copertina di lana e ho messo il mio pacchettino lanoso sotto una grande lampada, che pensavo facesse egregiamente da chioccia!

Ho lasciato lì il mio pacchettino per sei ore, ma purtroppo dopo tutto questo tempo, muovendo il recipiente,si notava che era ancora tutto molto liquido (sicuramente il calore era troppo tenue), se si fosse "trasformato" in yogurt la consistenza sarebbe dovuta essere più cremosa!

Così ho seguito il consiglio di Daniele scritto nel post di Tulip:

Ho tenuto tutta la notte la ciotola con il latte-yogurt coperto con della stagnola nel forno acceso al minimo della temperatura che sarà stata tra i 20° e 25° gradi penso...il giorno dopo VOILA nel ciotolone c'era una crema candida e densa, che ho assoggiato subito: YOGURT!Neanche troppo acido!

Questa prima volta l'ho filtrato come suggeriscono su Gennarino (grazie Tulip per la dritta), ed è venuto parecchio denso, m'è piaciuto molto e nonostante l'avessi filtrato ho riempito 2 barattolini da 200 ml e 2 più piccolini come in foto!La prossima volta (credo domani, visto che mi è rimasto solo metà del barattolino da 200 ml e a colazione mi piace troppo) proverò a non filtrarlo!!!

Comunque con cereali e miele, confermo: è la morte sua!!!!

GRAZIE TULIP e grazie a tutti voi...siete un continua fonte di stimoli e sapere!!!

lunedì 16 aprile 2007

Biscotti inzupposissimi da colazione (o cena) detti anche " 5+ 5"!



E' successo giovedì scorso, giorno libero di Joao!

Quando mio marito ha il pomeriggio libero io so già che purtroppo, causa la amata-odiata (dipende dai punti di vista) diversità dei ruoli nei sessi, difficilmente dopo aver chiuso l'ufficio, aver fatto la mia bella passeggiatina di 15 minuti, aver preso il fantastico treno delle ApuloLucane (dette anche ApuloLumache) che in 25 minuti mi porterà a casa, dicevo, difficilmente mi capiterà di aprire la porta e dire:

"Tesoro, son tornata????" mentre mi accoglie in casa la ventata del profumo di qualcosa di buono e goloso, qualcosa che si cuoce in forno, qualcosa che mi sono meritata perché me ne sono tornata sola soletta da lavoro, perché purtroppo il fortunato di turno s'è trascinato dal letto al divano, dal divano al tavolo su cui s'è servito caffè e biscotti (la merenda...core de mamma!!!), dal tavolo di nuovo al divano...dove è restato in attesa, neanche più di tanto vigile, del mio ritorno!

Infatti so che una volta varcata la porta d'ingresso troverò la salma di mio marito fissa davanti la tv, che ripresa dal torpore mi dirà: "Già qui!!!Sai che m'è venuta fame, che si mangia di buono"..."E lo domandi a me??????"

Di qua possono partire due reazione opposte:

La prima: Cazziatone con consecutiva paranoia sul fatto che non solo devo lavare, stirare, cucinare, organizzare le faccende domestiche (e potrei anche includere l'acqua che metto ai fiori) e andare a lavorare, ma non posso neanche sperare che quando TU hai il pomeriggio libero e invece IO sono stata fuori tutto il giorno non c'è nessuno che abbia pensato di mettere due fette di salame in croce in mezzo a un panino????!!!!!

Quando invece sono di quarto di luna buono (e non particolarmente affamata) la reazione è decisamente diversa:

La seconda: "Gianfrà, basta che sbirciamo nel frigo e adesso ci inventiamo qualcosa, se vuoi faccio io!" e la salma, che riprende subito ad essere tale, vuole sempre!

Così è andata giovedì...ma con la variante!

Dunque io entro in casa, saluto la salma, la salma mi dice che ha fame ed è triste perché ha già dato una sbirciatina al frigo ed è VUOTO, alla dispensa ed è VUOTA, del solito ovetto non avrebbe voglia, piuttosto di un caffèlatte (sul quale concordo), ma niente biscotti e non c'è neanche il pane, purtroppo è giovedì e niente supermercato!

Così io animata ormai da entusiasmo e voglia di non arrendermi a piagnucolamenti gli dico subito:"No problem! Già e che ce l'hai a fare la mogliettina che le piace stare ai fornelli, sai che facciamo? Adesso mi dai una mano e prepariamo i biscotti quelli inzupposissimi, quelli con l'ammoniaca che ti piacciono tanto!"

"Vale, ma non è che amà mangia alle desce mò"

"Ma nooooo" rispondo io "Questi biscotti li ho fatti già un sacco di volte, ci voglio 10 minuti!!!!5 per preparali 5 per cucinarli"

"5 + 5 , mà.." ripete lui poco convinto.

Allora servono 2 uova, che vanno sbattute con 200 gr di zucchero "Già fai tu?", io sciolgo 10 gr di ammoniaca per dolci in 60 gr di latte tiepido e le metto nell'intruglio di zucchero e uova.

Mi serve la farina, quella 00 manca, pazienza userò la manitoba...è poca, vabbè quanto mancheranno? forse 50 gr dei 500 gr totali! Userò questa di riso che accidenti è incastrata a tetris nel secondo ripiano del pensile, la sfilo con forza mentre vedo con la coda dell'occhio schizzare e roteare un cacchio di pacchetto di finissima farina di mais precotta per polenta che durante la rotazione si apre spargendo FINISSIMA FARINA DI MAIS OVUNQUE prima di cadere sul top della cucina e benedire ogni cosa!!!!

Joao mi guarda, con odio forse, ma io con il mio sorrisino gli dico "Tesoro, fa niente dai, pensiamo a fare i biscotti poi puliamo"

Così appoggiando la ciotola con i miei 500 gr di farine miste vicino a Gianfranco che è ancora alle prese con le uova, latte, zucchero, ammoniaca che nel frattempo ha fatto diventare il tutto gonfio e schiumoso, con la mano involontariamente muovo un qualcosa di non subito identificato.

"Noooooooooooooooooooooooooo" l'urlo di mio marito mi fa capire che l'ho combinata grossa, un intero bicchiere con 100 gr di olio di oliva si sta rovesciando sull'altra parte del top che era stata preservata dalla semina di mais, sta colando per terra, s'insinua nei cassetti!!!

"Vale, ma ch stà a cumbìnnnnnnn?????"...Gianfranco è disperato ed già passato un quarto d'ora da quando abbiamo cominciato!

"Gianfrà, ormai ci siamo, mi sono messa in testa che devo fare i biscotti e biscotti saranno"gli dico mentre impasto la farina, l'intruglio di zucchero-uova e l'olio formando un panetto che non si appicca alle mani!

"Comunque io adesso devo formare i biscotti, non è che incominceresti a pulire tu???"
Uno sguardo truce mi trafigge, ma mio marito sa che non c'è alternativa...non gli permetterei mai di dare forma ai miei biscotti.

Così mentre lo sento che borbotta e maledice l'olio, la farina di mais e soprattutto chi li ha accattati e li ha sparsi qua e là alle 10 di sera per la cucina, io forno dei cilindretti di 6 cm circa, che appoggio sulla teglia da forno e appiattisco con le mani, ne spennello la superficie con il latte e li cospargo con la granella di zucchero.

"Guarda Joao, abbiamo finito, adesso bisogna solo infornare...qui ci vogliono davvero 5 minuti"

"Speriamo, che io adesso c'ho veramente fame"

Uno sguardo alla ricetta che è di Maria Pia Trubiani stampata dal forum di Gennarino mi fà quasi trasalire:

METTERE IN FORNO A 180° PER 15 MINUTI!!!!!!!!!

Ovviamente non reputo che l'informazione debba passare da me a Gianfranco, un sorriso e:

"Bhè caro, non mi hai chiesto neanche com'è andato il pomeriggio in agenzia,mettiti comodo, ho un sacco di cose da dirti..."

Alla fine abbiamo inzuppato i nostri biscotti alle 22.30 e NON SCHERZO, per fortuna che la ricetta era stracollaudata e quindi erano come sempre buonissimi!

venerdì 13 aprile 2007

Curry di pesce, l'estate in tavola!


Oddio, proprio vedendo questa foto mi sembra "l'accozzaglia è in tavola" altro che l'estate....ma per i più fantasiosi e per quelli che non si lasciano ingannare dalle apparenze assicuro che i colori e il sapore di questo piatto facevano molto Caribe!!!

Sarà che ieri a pranzo era tutta contenta perché abbiamo inaugurato la stagione dei pranzi all'aperto nel mio giardino piccino, picciò tanto carino, sarà che la temperatura era doce doce, gli uccellini fischiettavano e noi mangiavamo placidi all'ombra del limone...sarà che a lavare i piatti ieri toccava a mio marito (quindi non ho lesinato: teglia grande, teglia piccola, tripudio di forchette, cucchiai, coltelli...ma siiii....intanto sta lavato), ma questo curry di pesce m'ha fatto proprio felice!

Di questi tempi a farmi felice mi ci vuole molto poco, basta il tepore del sole e da quando sono arrivate le belle giornate è ritornata la mia fissa stagionale (che fosse per me sarebbe pure annuale, ma visto che non siamo ai Caraibi non se pò' fà) PASSARE PIU' TEMPO POSSIBILE ALL'ARIA APERTA!!!!!!

Così mi si vede la mattina presto ancora in pigiama che mi catapulto fuori per far colazione in giardino, armata fino ai denti con tazzoni di latte (colmi), biscotti, tovagliette e fazzoletti mentre Joao brontola, madooooooooò ma come si fa a preferire la colazione davanti al TG5 che trasmette l'oroscopo (qualcuno mi spieghi perché un TG debba trasmettere l'oroscopo!!!!!) al silenzio del mattino, all'odore dell'erba umida!!!Fosse per Gianfranco passerebbe rintanato in casa tutto l'inverno (perché fa freddo), tutta l'estate (perché fa caldo), anche le mezze stagioni (perchè è pigro e questo l'aggiungo io!!!!!).

Comunque ritornando a questo curry, la ricetta l'ho recuperata da "cucina dal mondo" edit. fabbri, un libro carinissimo che mi ha regalato Joao il mese scorso, ci sono tante ricette sfiziosissime da tutti i continenti, dall'antipasto al dolce!

Questa sarà facile capirlo dagli ingredienti è Caraibica!

Curry di Pesce

300 gr di pesce (io ho usato filetti di cernia e gamberetti freschi)
1 scalogno
1/2 peperone
2 pomodori rossi
1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
200 gr di latte di cocco
1 cucchiaino di curry in polvere
sale e pepe

Mettere a rosolare con poco olio in una padella lo scalogno tagliato a pezzetti, il peperone pulito dei semi e tagliato a striscioline e lo zenzero grattugiato (a mio avviso è fondamentale, ma si potrebbe sostituire con poco peperoncino, ma non è la stessa cosa!!!), aggiungere il latte di cocco e il curry, far sobbollire e unire i filetti di cernia a pezzetti e i gamberetti sgusciati.

Far cuocere il pesce e regolare di sale e pepe!!!

Io l'ho servito con del riso venere che ho trovato a Bari dopo averlo cercato per mesi, quindi il priscio di assaggiarlo era troppo, prepararlo per colazione non era il caso, così ho colto subito l'occasione con questa pietanza un pò "insolita"...l'unico handicap, che ho scoperto solo dopo aver calato il riso in acqua è che ci mette UNA VITA per cuocere a puntino!!!!Alla fine l'abbiamo mangiato mezzo cotto, la fame era troppo e il tempo a disposizione tropo poco!Che vitaccia...puà!

martedì 10 aprile 2007

I CLUBsss, dalla Zuccheriera al Freezer: Pici con cime di rapa


Piatto preparato e gustato in onore di un passaggio di testimone, i clubsss della cara Zuccheriera che adesso habla solamente español (lei l'ha fatto per tutti noi, non contenta di darci qualche dritta in cucina, s'è pure messa in testa che dobbiamo imparare lo spagnolo) passano nel freezer di Tulip sua degna discepola...che ci si aspetti sia ingrado - in qualità di discepola appunto - di preparare la pasta asciutta, declamando poesie di Lorca in lingua, mentre abbozza qualche passo di flamenco, Olè!!!!

Comunque il club di preciso è quello di Sale & Pepe, mensile che io adoro, per le foto, per le ricette, perché c'è sempre qualcosa di fattibile e gustoso come questo primo piatto visto su una copia di settembre 2006.

In realtà si trattava di Troccoli alle cime di rapa, i troccoli io non li avevo mai visti, non sapevo neanche che esistesse un formato di pasta chiamato così, ma m'hanno però ricordato tanto i pici toscani una specie di spaghetto mooooolto doppio e un po' "rugoso", visto che proprio in dispensa ne avevo un mezzo pacchetto recuperato da Siena quest'estate ho ben pensato di sacrificare quelli!

Pici alle cime di rapa

180 gr di pici
1 kg di rape
300 gr di salsiccia
1 spicchio d'aglio
Olio
Peperoncino
1/2 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di concentrati di pomodoro

Pulire le rape, mantenendo le cime e qualche foglia più tenera.

Mettere l'acqua che servirà per bollire la pasta nella pentola e portarla a bollore appunto, salare e mettere insieme rape e pici, generalmente le rape vanno messe almeno 10-15 minuti prima della pasta perché i tempi di cottura della pasta e della verdura sono differenti, i pici però ci impiegano circa 20 minuti per cuocersi, sono infatti molto doppi, quindi in questo caso vanno calati insieme nell'acqua bollente!

Nel frattempo scaldare in una padella un paio di cucchiai d'olio e unirci lo spicchio d'aglio e farlo imbiondire, eliminare l'aglio e rosolare nell'olio aromatizzato la salsiccia sbriciolata e sfumarla con un po' di vino bianco, unire il concentrato di pomodoro e cuocere ancora pochi minuti.

Portate a cottura pasta e rape, scolarle e farle saltare in padella con la salsiccia per farle insaporire, unire una manciata di parmigiano e del peperoncino!

Servire ancora fumante...nella foto si vede????

venerdì 6 aprile 2007

BUONA PASQUA A TUTTI !!!!!!!!!!!


Oggi finalmente è il mio ultimo giorno di lavoro....dopo di chè potrò godermi qualche giorno di ferie per vivere serenamente questa SANTA PASQUA.

Un saluto e un bacio allora a tutti:

A chi parte e a chi resta.
A chi avrà la famiglia vicino e finirà il pranzo di Pasqua alle 5 del pomeriggio.
A chi magari avrà la famiglia lontano, ma che comunque ne sentirà il calore.
A chi domani vivrà la veglia Pasquale e a chi è riuscito a viverne il Triduo.
A chi quest'anno "è andata com'è andata e non abbiamo organizzato niente".
A chi magari si farà un mega PASQUETTA con amici e parenti e SPERIAMO che il tempo regga in tutta Italia e anche in Spagna (augurio alla Zuccheriera)!
A chi mangerà tante uova e che troverà il classico portachiavi.
A mamma, nonne, zie e cugini
e di contro papà, parenti vicini e lontani!!!!
A tutti, tutti...anche a chi putroppo come la mia amica Vania è in ospedale (per forntuna che il peggio è passato)!!!!
All'ABC dell'amicizia
Angela
Barbara
Carmela e pupino

Una BUONA PASQUA a tutti voi occhietti indiscreti e a chi passando di qui ci tenete a farlo sapere...a Cuochetta, a Tulip, a Flo, a Vaniglia, a Anna, a Gaietta, a FrancescaV, a Delizia, a Kja, a Graziella, a Cannela, a Max e la sua casetta, a I due in cucina, a Pip, ad Elisa e le sue curiosità, alla Gourmet, ad Adriano "nuovo di zecca", a Cat...e oddio adesso mi viene "l'ansia" che ho dimenticato di nominare qualcun'uno...QUINDI L'AUGURIO E' PLANETARIO!!!!!!!!!!!!

BUONA PASQUA!!!!!!

mercoledì 4 aprile 2007

La sfida del 2007: La colomba pasquale!





Questa ha rappresentato la vera sfida del 2007!!!!!e la mia cara ANNINA avrà il piacere di condividere con me la CROCE o la DELIZIA ??? Volevo esserti vicina in qualche modo anche durante le feste di PASQUA!!!

Impastare, ma soprattutto fare incordare A MANO, signori e signore A MANO mica "frizzi e pernacchie" (come direbbe il socio pazzo), l'impasto di questa colomba è stata davvero una sfida!!
C'avevo già provato l'anno passato, ma il risultato di quest'anno è stato decisamente migliore!!!!

La ricetta ovvio l'ho recuperato da GENNARINO, a cui m'inchino, perché l'ho detto mille volte e lo ripeto è il mio vate!

La versione è quella di "ciccioformaggio" che insieme ad "Adriano" danno la certezza di non sbagliare nessuna loro ricetta, per semplicità di spiegazione, per perfezione di rapporti degli ingredienti, insomma UNA GARANZIA, insieme a Francesca Spalluto e Rossana e Teresa e.... fatevelo un giro su gennarino., che sono troppo bravi.... :)

Lo ammetto, è stato un lavoraccio e nonostante mia cognata sia stata tanto entusiasta nell'assaggiarla e me ne abbia chiesto una (in situazioni normali gliel'avrei fatta recapitare il giorno successivo), l'idea di rifare tutto il lavoro d'impasto, alzarsi ad orari del tutto improbabili per non farlo andare fuori lievitazione...proprio non mi andava, magari l'anno prossimo, che se Dio vuole sarò munita d'impastatore, grazie al quale preparare la colomba sarà tutt'altra cosa!!!!!!!!!!!!!

Comunque la segno la ricetta, ci fosse qualche altro matto che avesse voglia di sfide o che più semplicemente sia minuto di un Kenwood, una macchina del pane, qualsiasi cosa che abbia i ganci che lavorino per più di dieci minuti senza surriscaldarsi!!!!!


Colomba con lievito di birra di Ciccio

Poolish (per mia "comodità" sono partita seguendo questi orari: poolish 6.30AM)

250 gr di latte a temperatura ambiente
250 gr di farina
10 gr di lievito fresco

Sciogliere il lievito nel latte, aggiungere la farina e mescolare fino a completo assorbimento, far maturare il poolish dalle 8 alle 12 ore


I° Impasto ore 15.30

Tutto il poolish
130 gr di zucchero
100 gr di tuorli
190 gr di acqua
140 gr di burro
500 gr di farina Manitoba


Stemperare il poolish nell'acqua tiepida(27-28°) si deve appena percepire il tepore.

Aggiungere lo zucchero e metà dei tuorli e cominciare ad amalgamare l'impasto, dopo qualche minuto aggiungere la farina.

Lavora l'impasto fino a quando risulti BENE ASCIUTTO (quindi già da qui si "balla"), unire i restanti tuorli e continuare a lavorare fino ad avere un impasto ELASTICO e CHE NON SI ATTACCHI ALLE MANI, bisogna far "incordare" l'impasto, per maggiori spiegazioni potete dare un'occhiata qui!

Per chi ha l'impastatore credo che sia abbastanza semplice, una volta che l'impasto è incordato "pulisce" la ciotola dell'impastatore e ci avvita al gancio, a mano è un lavoraccio perché si ha l'impressione che l'impasto rimarrà colloso e appiccicoso a vita...ma con un po' di buona volontà e pazienza incomincia ad asciugarsi pian, piano e a diventa molto elastico.

Una volta che l'impasto è diventato non appiccicoso, bisogna aggiungere il burro ammorbidito a pezzi, da qui in poi è tutto più in discesa, il grasso fa diventare inizialmente il composto separato e viscido, ma quando s'incorpora ben bene si lavora con molta più facilità!

Lasciar riposare l'impasto fino a quando non sarà triplicato di volume, circa 12 ore o più.


II° impasto ore 5.30 AM (praticamente l'alba)

50 gr di acqua
10 gr di miele
100 gr di tuorli
250 gr di farina 00
130 gr di burro
250 gr di canditi
8 gr di sale
1 pizzico di vaniglia (io non l'avevo e non ce l'ho messa)


Mettere in una ciotola capiente il primo impasto e aggiungere lo zucchero, il miele, l'acqua e metà dei tuorli.

Dopo che gli ingredienti siano ben amalgamati e aver lavorato l'impasto per qualche minuto aggiungere la farina, lavorare il tutto come il giorno prima e quando l'impasto è bello asciutto aggiungere i tuorli.

Lavorare ancora e attendere (lavorando sempre) che l'impasto s'incordi ridiventando elastico e non appiccicoso, aggiungere il sale, la vaniglia il burro sciolto e tiepido e successivamente i canditi.

L'impasto dovrà risultare liscio, morbidissimo, profumato elastico e assolutamente non
appiccicoso.

Far riposare ancora 1 oretta e collocare l'impasto nelle forme da colomba, con questa dose si possono ottenere 3 colombe da 750 gr o 2 da 1 Kg.

Per metterlo in forma formare dei "salsicciotti" che andranno sistemati a forma di "+" , si capisce??? Primo salsicciotto che va dalla testa alla coda della colomba e secondo salsicciotto sovrapposto al primo che va da ala a ala!

Comunque il solito giro sul laboratorio di Gennarino presente sul forum serve moooolto di più di questo post!!!

Dunque eravamo arrivati alle colombe messe in forma, farle lievitare ancora 4-5 ore, fino a quando abbiano raddoppiato il volume.


Preparare la ghiaccia con


15 gr di mandorle dolci
75 gr di zucchero semolato
Albume q.b. (tanto ne avanza un casino :) )


Macinare le mandorle spellate con lo zucchero (io c'ho messo anche un paio d'amaretti) e aggiungere l' albume POCO per volta fino ad ottenere un impasto spalmabile, deve essere comunque abbastanza sodo non liquido!

Mettere in una sac à poche la ghiaccia e distribuirla sulla colomba (questa dose è per una singola colomba).

Infornare a forno già caldo a 180° per circa mezz'ora!!Una volta che la colomba sarà cotta bisogna farla asciugare a testa in giù!!!!

Io l'ho infilzata con 4 spiedini alla base e con dello spago le ho appese così:





Ok!!! mi sento morta anche solo dopo aver scritto questo post...sono solidale con tutti quelli che si sono persi nei meandri di ciò che ho scritto e hanno mandato allegramente a quel paese me, l'incordatura e le colombe!!!!



martedì 3 aprile 2007

Chocolate chips cookies e cialdine...secondo round!


Come avevo segnato ieri , oggi dedico questo post per completare le ricettine di questi biscotti che mi hanno fatto compagnia pucciati nel te e nel caffèlatte della settimana passata.

Avevo scritto che i tipi di biscotti sfornati dal mio forno iper collaudato erano 4 tipi e avevo scritto giusto....mancano degli pseudo cantucci al cioccolato e mandorle, risultato di uno stravolgimento di una ricetta di Trish Desiene (a mio avviso impraticabile...ma magari se fossi stata temeraria avrei potuto scoprire il contrario), di solito io le ricette non le cambio mai, sono molto fedele all'originale...ma questa dei cantucci si può dire davvero essere liberamente ispirata, il risultato finale è stato talmente apprezzato che sono finiti tutti dritti, dritti nel caffèlatte di mio marito...perché non sono venuti tanto adatti per essere chiamati pasticcini, ma biscotti da colazione inzupposissimi proprio si, perciò di questi foto nisba!

Partendo dai famosi cookies questa ricetta me la trovo trascritta nel mio quadernetto delle meraviglie, l'ho recuperata sicuramente da qualche parte in giro su internet, ma adesso non saprei proprio a chi affibbiarne la maternità!

Il risultato è abbastanza soddisfacente , sono molto dolci e la prossima volta mi ricorderò di calare la dose di zucchero, a dir il vero sono un po' stucchevoli (c'è anche tanto burro) più di due secondo me non se ne possono mangiare, senza intervallare con qualcos' altro....poi ovvio si riprende!

Comunque se trovo in giro o se qualcuna di voi dovesse avere delle dosi di cookies particolarmente buoni, mi facesse sapere...vorrei trovare la ricetta PERFETTA!

Chocolate chips cookies

100 gr di zucchero semolato
100 gr di zucchero di canna
110 gr di burro
220 gr di farina
1 uovo
1/2 cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale
150 gr di gocce di cioccolato

Va lasciato intiepidire il burro a temperatura ambiente e quando è morbido, lavorarlo con un cucchiaio fino a farlo diventare una crema.

Unire i due tipi di zucchero e incorporarli al burro, aggiungere l'uovo e farlo assorbire bene.

Unire la farina setacciata con il lievito poco per volta per evitare grumi, ottenendo un impasto sodo. Unire in ultimo cioccolato .

Formare delle palline grandi quanto una noce, appoggiarle sulla placca da forno e schiacciarle leggermente, infornare a 170° in forno preriscaldato per circa 8/10 minuti, sfornarli ancora morbidi e farli raffreddare prima di addentarli...che duretti danno il meglio di loro.

Proseguendo nella produzione dolciaria ci sono le cialdine, che in realtà sarebbero i biscottini portoghesi di MarinaB di coquinaria (nella pagina di coquinaria linkata ci sono i riferimenti anche degli ovis molis), io le faccio in tandem come già scrivevo, agli ovis molis, con gli albumi che mi avanzano e pesandoli adeguo poi il resto degli ingredienti, con metà dose della ricetta originale però già si può sfamare un esercito!!!!

Sono buone e croccanti e sono peggio delle patatine chips, ma non reggono all'umidità anche se chiusi in scatole di latta ermetiche più di 24h (già provato, diventano mollicce...io non vado per il sottile e me li sfavo anche così, anche se croccantosi so' tutta un'altra cosa)!



Cialdine alias biscotti portoghesi di MarinaB
200 gr di chiare d’uovo
300 gr. di zucchero
150 gr. di burro fuso e raffreddato
125 gr. di farina


Montare le chiare a neve bella soda con l’aggiunta di un pizzico di sale. Aggiungere gradatamente lo zucchero a pioggia. Una volta ben incorporato lo zucchero, aggiungere il burro fuso e quindi la farina setacciata.

Si otterrà un composto abbastanza cremoso che deve essere porzionato con la sac à poche, io formo dei bastoncini con la bocchetta cilindrica media di 5 cm circa, vanno ben distanziati sulla teglia, poiché si sformano totalmente in cottura e più si appiattiscono meglio è, perché così diventano ancora più croccanti.

Infornare a forno preriscaldato a 220° per 6/7 minuti, quando cominciano a colorasi i bordi staccarli con delicatezza (saranno ancora mollicci) e farli raffreddare.


Io per dargli una forma carina, appena li stacco dalla teglia li appoggio sul mattarello e premo un po' con le mano per farli curvare, questa è un'operazione che va fatta alla velocità della luce e bisognerebbe avere le mani ignifughe...le mie lo stanno diventando!!!