Marzo è tempo di pioggia, di sole tiepido di primavera, di festa del Papà e deliziose amarene morbidamente adagiate sulla pasta choux delle classiche zeppoline.
Io non avevo nessuna intenzione d'aspettare feste comandate per rifare dopo un anno il dolcetto tipico di San Giuseppe...e poi riflettendoci mi conveniva fare almeno una piccola prova prima di presentarmi il 19 marzo da Don Perinon con il mio bel vassoietto di zeppoline per l'ora di pranzo.
Mio padre, Don Perinon per l'appunto, è il goloso di famiglia...colpa sua se mi porto nei geni l'assoluta esigenza di finire qualsiasi pasto della giornata con una puntina di zuccheri: un cioccolatino, un biscottino...qualsiasi cosa, basta che sia dolce e se è cioccolatosa è meglio!
Il bello della vita è che i RIMEDI sono quasi sempre presenti: pazienza se certe cose non le ho potute vivere da figlia, certo è che mai mi farò sfuggire l'opportunità di viverle da madre!
Per la pasta choux
150 gr di burro
150 gr di acqua
150 gr di farina
1 pizzico di sale
4 uova non troppo piccole
Mettere in un pentolino il burro a pezzetti, l'acqua e un pizzico di sale e portare a ebollizione.
Fuori dal fuoco aggiungere in un colpo solo la farina setacciata, rimestare velocemente facendo si che la farina sia totalmente assorbita formando un impasto abbastanza sodo.
Rimettere l'impasto (che in questa fase si chiama panade, la mia è solo nozionistica, ma visto che lo sò perchè non dirlo) sul fuoco e farlo cuocere, RIMESTANDO CONTINUAMENTE, fino a quando non inizi a sfrigolare, io consiglio la lettura di queste pagine...c'è spiegato tutto precisamente e molto meglio di quanto possa fare io!!!
Una volta che la panade è bella pronta, deve risultare un impasto non disgregato e sodo, trasferirla in una ciotola e lasciarla leggermente intiepidire.
Una volta intiepidita unire le uova UNA PER VOLTA, badando di aggiungere l'uovo successivo solo quando il precedente sia stato ben assorbito, si consiglia praticamente ovunque di aggiungere l'ultimo uovo a cucchiaiate fermandosi quando l'impasto è diventato lucido e pesante come una crema pasticcera,Francesca Spalluto scrive sempre su Gennarino, che l'impasto è perfetto quando tirandolo su con un cucchiaio non si strappa, ma forma un ricciolo pesante (l'ho già detto che Francesca Spalluto é TROPPO GRANDE!!!!!).
Mettere l'impasto nella sac-a-poche e formare le ciambelline delle grandezza desiderata, io adoro i formati mignon (di solito con le paste grandi m'inguacchio sempre) cuocere per i primi 20 minuti a 200°, dopo abbassare la temperatura a 190° e continuare a cuocere fino a quando le zeppole non solo si saranno gonfiate ma avranno avuto un bel colore ambrato, occhio che spesso sembrano cotte e invece sono ancora crudine dentro e si spatasciano 5 minuti dopo averle tirate fuori dal forno, parlo per esperienza.
Una volta cotta, fare la prova assaggio, d'obbligo...che la pasta choux nature è sempre buona, guarnire con crema pasticcera e amarene sciroppate!
Vale, non ho mai provato a fare la pasta choux..mi manca proprio (vedi simile triste destino di un'infanzia con mia mamma che al massimo si concentrava solo per la carne o la pasta..dolci NISBA!!)Sono un po'scettica sulla mia capacità di fare queste meraviglie ma non mi sembrano troppo difficili, quindi forse..
RispondiEliminaNon conoscevo le zeppole, ma che bella scoperta mi fai fare!!Poi con la pasticcera si salvi chi può...
Basìn
Hai vissuto senza sapere delle zeppole???Come hai potuto?..d'altronde io con i capunsei...
RispondiEliminaProva a fare la pasta choux, che tutto sta nel cominciare!!!
Gggghhhh o la bauscina.... che buooone!! Anche qui (a Milano) ci sono le zeppole, mentre a Roma (my homeland) a S. Giuseppe si fanno i bignè (belli grossi!), si al forno che fritti. Io, da brava romana, faccio sempre i bignè! ;)
RispondiEliminaPIP ma i bignè sono fritti, tipo i bomboloni???Se passi di qui fammi sapere...magari se scappa la ricetta è meglio!
RispondiEliminaCiao valentina, sono andata a vedere al link che mi hai lasciato. adesso conosco la crema Novi; non mi resta che assaggiarla!!
RispondiEliminaGIOVANNA vedrai che se la provi non ti pentirai!!!Anche mio marito che era affezionatissimo alla Nutella adesso vi spazzola la Novi!
RispondiEliminaI bignè sono fritti (ma anche al forno li trovi) e una volta cotti li riempi con taaaanta crema pasticcera! Non ho sottomano la mia ricetta ma credo che anche la tua per pasta choux possa andar bene. Ovviamente se li friggi anziché la tasca da pasticcere userai un cucchiaio.
RispondiEliminaChe belle!! Complimenti :))
RispondiEliminache meraviglie! w i papà golosi, ne ho uno anch'io!
RispondiEliminaDolci ricette: Grazie!
RispondiEliminaApprendista: mio padre è golosissimo e per questo mi fa tanta tenerezza!
ti sono venute proprio bene queste zeppole!!
RispondiEliminaIo non sono ancora soddisfatta dei miei risultati conla pasta choux!!
li ho fatti anche ieri, decenti, ma si può fare di meglio!
I tuoi sono molto belli!
TULIP il merito come sai è dei Gennarini e dei loro meravigliosi consigli...non sai quanto ho imparato grazie a Teresa e company
RispondiEliminaOoooh... aiutoooo...basta con queste zeppoline!!! :) sai xche' dico cosi??? perche' proprio l'altra sera , per la festa dei papa', il dolce ( che io non ho mai assaggiato tra l'altro!) doveva essere proprio questo,ma... in pasticceria erano finiteeee...e' da anni che devo assaggiarle ed ero cosi' contenta quando la mamma l'altra sera mi ha detto 'il dolce te lo porto io eh?'riferendosi proprio alle zeppole...sigh sigh..e adesso la blogsfera e' stracolma di ricette di zeppole!!! e a me, non rimane che l'acquolina in bocca...sopratutto a guardare le tue, a cui darei volentieri un morsichino!!! eh eh eciaoooo
RispondiEliminaFLO mi hai fatto proprio sorridere!!!!Che ci si può fare...è stata la festa del papà, vedrai a Pasqua quante pizze di ricotta e pastiere varie spunteranno!!!Comunqe io avevo cercato di giocar d'anticipo!!!Un bacio!
RispondiEliminaeh gia'..per Pascqua mi'attrezzo' prima!!! :) ciaooo
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