venerdì 23 febbraio 2007

Vini e Cucina, l'osteria.




Non vi aspettate entrando in quest'osteria del borgo antico di Bari l'accoglienza di una proprietaria rubiconda e corpulenta che vi saluta calorosamente invitandovi a sedere nel romantico tavolino per due, qua tavolini per due NON CE NE SONO, della proprietaria allegra e gentile NEANCHE L'OMBRA, chi vi accoglierà bofonchiando all'entrata sarà uno dei fratelli Paglionico, sempre troppo di fretta per farvi cerimonie, troppo poco interessato ad accaparrarsi clienti (che non mancano mai) per essere ruffiano.

Certo l'impatto potrebbe non essere dei migliori tanto da spingere il malcapitato a far retromarcia, ma per tutti quelli che non si fanno ingannare dalle apparenze o semplicemente sono già stati avvisati del "lasciate-ogni-speranza-d'-essere-trattati-come-cari-ospiti-attesi-voi-che-entrate", potranno passare davvero un'esperienza simpaticissima e sui generis, gustando la più tipica cucina barese preparata come Dio comanda!!!!Cucina di mamme, di nonne, che più sincera non ce n'è.

A "Vini e Cucina" aperta la porta non si sale, si scende; volte a botte e pareti di tufo, luce soffusa a tutte le ore e tutte le volte che ci vado a pranzo dimentico che è un pranzo, mi rilasso, bevo vino, chiacchiero convinta che sia sera e che dopo non ci sarà un'altro pomeriggio di lavoro!

A "Vini e Cucina" i tavoli sono minimo da 6 e l'obbiettivo dei proprietari è riempirli tutti!!!E sei voi siete in 2 o in 4 che si fa?...Ci siede con altra gente senza far troppe storie!


Va da che non c'è menù e protestare non conviene, tanto il prezzo non cambia mai anche se bevete solo un bicchiere di vino (ma sarebbe da folli) ed è politicissimo!!!

Accomodàti, seduti alla vostra panca, il tavolo apparecchiato con la tovaglia di carta, arriva subito per ogni commensale il piattino con l' antipasto che nessuno ha ordinato e che non cambia da anni: piattino con bocconcino, 2 pezzettini di provolone piccante, qualche fettina di salame e auine nostrane (le olive per intenderci), al centro un piccolo piatto di friselle con pomodoro e rucola, e insalatina di zucchine olio-aceto-mentuccia.

Non ci sono camerieri, fanno tutto i fratelli Paglionico (che non ho mai capito se siano due, tre o tremila), ti sbattacchiano i piattini di antipasto quasi nei denti e iniziano la velocissima lista dei primi e dei secondi:

"Allora oggi c'è purè di fave e cicorie, pasta e ceci, la tegghie-attenzione- fatta nel forno a legna, cavatelli (inutile dire che sono fatti a mano) con sugo di braciola, di secondo zampina ai ferri, braciole di cavallo, frittura mista di calamari, gamberetti e paranza, seppie alla brace, gamberoni alla brace".


Io che conosco a memoria il menù che raramente subisce qualche piccola variazione, già appena entrata con che cosa potrò coccolare il mio stomaco: Il purè di fave con cicorie per primo e gamberoni arrosto per secondo.



Capita che qualche novizio del posto non voglia ordinare nulla per secondo o voglia saltare il primo...questa è una di quelle cose per cui a Vini e Cucina si viene immediatamente PUNITI, perchè alla primo timido "Veramente io non vorrei il primo..." uno degli innumerevoli fratelli sbuffa in un sonoro:"Cos'è voglio, non voglio...mang che non ha d'affà la dieta, tanto prendi o non prendi quello devi pagare"!!!

Sicuramente questo è il tipo di posto che o si AMA o si ODIA, non possono esserci mezze misure, un posto popolare dove vent'anni fa andavano a mangiarci solo i pescatori, gli squattrinati e gli studenti, negli ultimi anni è stato molto rivalutato e va anche parecchio di moda (la semplicità, la ruvidità, l'essere popolano è parecchio di moda ultimamente), oggi si trova di tutto tra la clientela di Vini e Cucina, dalla gente del borgo antico, dagli studenti, agli avvocati!


Il vino è quello della casa, la scelta delle bevande è limitatissima, o vino o acqua o birra (rigorosamente Peroni) o nudd!!!!
Alla fine del pasto ecco l'immancabile cestino di plastica gialla sempre sbattuto sul tavolo al volo con qualche frutto di stagione, arance e mandarini di questi tempi...ma qui danno anche caffè, ammazza caffè e dolcetto finale:




Lo "sporcamuss", lo sporca muso, un dolcetto di una semplicità sconvolgente, servito caldo caldo, con il suo strabordante cuore di crema al limone che vi si scioglie in bocca dopo un morso croccante e polveroso...concludere così è una meraviglia...

...dimenticavo, la vera conclusione è con il conto: mangi o non mangi 13.00 Euro a persona sono!!!

3 commenti:

  1. Sto piangendo dalla commozione e dalla felicità... leggere di questi posti anche se non ancora incontrati mi fa rivivere sensazioni e profumi che conservo nel cuore... mi ci porterai questa estate? Perchè tanto lo sai che a luglio io e te ci conosciamo, vero?

    W LA NOSTRA PUGLIA!!!

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  2. Mia adorata cuochetta, ti porto DOVE VUOI quest'estate!!!!!!
    Ovvio che Vini e Cucina sarà la prima delle nostre tappe!!! Non dev'essere tanto facile vivere lontano dalle nostre radici, ammiro molto chi ci riesce!

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  3. Mi manca moltissimo il sud: per tre anni e mezzo ho avuto un ragazzo di Bitonto e scendevo spesso in Puglia...Bari e Giovinazzo erano i posti piu' battuti.
    Della tua terra mi piace la gente, il cibo, il mare, ne conservo dei ricordi bellissimi.

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